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Riflessologia Plantare

È una tecnica manuale che va a stimolare determinati punti riflessi nei piedi che corrispondono a organi, ghiandole, visceri e muscoli. La pressione esercitata su questi punti fornisce un messaggio preciso che viene recepito e rielaborato dalle cellule nervose che trasmettono poi l’informazione all’organo, viscere e muscolo corrispondente (arco riflesso). Si basa sul principio olografico, secondo cui ogni parte contiene le informazioni dell’intero. Così in ogni cellula del corpo umano sono contenute le informazioni relative all’intero organismo e in ogni singola parte sono contenute le informazioni relative alla persona nel suo insieme.

Il macrocosmo si riflette nel microcosmo.

Agisce sui diversi piani: fisico, emotivo, energetico e mentale, andando a riequilibrare e stimolare il naturale processo di autoguarigione. La conformazione del piede, delle dita, qualsiasi segno su unghie e pelle parlano della persona, rilevano come le nostre emozioni (vissute o represse) e le nostre esperienze si materializzino nella struttura fisica (il nostro corpo ‘registra’ tutto).

Benefici dimostrati: reazione antalgica nell’organo corrispondente il punto riflesso; aumento della funzionalità del sistema immunitario; azione di rilassatezza e serenità poiché favorisce la secrezione di endorfine e la diminuzione delle tensioni.

L’essere umano si può paragonare ad un albero: le radici corrispondono ai piedi, il tronco alla colonna vertebrale e le foglie, che sono esposte alla luce del sole, alla testa.

La riflessologia plantare è una tecnica terapeutica non invasiva utilizzata sin dall’antichità che consiste nella digitopressione e nel massaggio energetico del piede (massaggio zonale) effettuato tramite una stimolazione e compressione di specifici punti di riflesso relazionati ad organi e apparati. Per punto riflesso si intende quella parte che sollecitata da uno stimolo dà una reazione antalgica (scomparsa del dolore) in un punto riflesso o lontano dal punto stimolato. Il procedimento su cui si basa è definito “arco riflesso”. La pressione esercitata sul punto riflesso del piede produce uno stimolo che dal punto in questione giunge fino all’ipotalamo che lo elabora e invia il segnale attraverso le terminazioni nervose del midollo spinale, all’organo, muscolo o viscere di riferimento.

Il principio sulla quale si basa è il Principio olografico: il macrocosmo si riflette nel microcosmo. Il piede contiene in sé tutte le informazioni della persona, è una sua riproduzione in miniatura. Come in un ologramma, ogni parte contiene le informazioni dell’intero e così ogni cellula del corpo umano contiene tutte le informazioni dell’organismo e in ogni singola parte del corpo sono contenute tutte le informazioni relative alla persona intera.

Il modello olografico è un modello di relazione e di informazione globale, un modello universale. Ogni nostra cellula è un’unità olografica che contiene, nel suo DNA, l’informazione globale non solo nostra, ma di tutta l’umanità. Grazie a questa informazione la cellula può comunicare e relazionarsi con il sistema. È ormai sperimentato che le cellule hanno memoria e questa informazione risulta essere davvero importante e di grande aiuto nella cura della persona. La riflessologia plantare viene effettuata da un terapeuta esperto che utilizza come strumenti di lavoro principalmente le proprie mani. La manipolazione non si limita alla superficie, ma giunge in profondità.

Questa tecnica è finalizzata a ridurre disturbi a carico dei diversi organi, visceri, delle ghiandole, delle strutture nervose, delle strutture ossee e delle articolazioni del corpo umano e produce anche un prezioso effetto rilassante che influisce positivamente sui livelli di stress elevato. La mappa delle zone riflesse è stata messa a punto dal dottor William Fitzgerald nel XIX secolo. Medico statunitense che, influenzato dalle tecniche di digitopressione delle culture orientali e dopo anni di studi e sperimentazioni, ideò la cosiddetta “terapia zonale”. Suddivise il corpo umano in 10 zone verticali (5 per ogni lato del corpo) e 3 orizzontali e trovò nei piedi uniti corrispondenti punti riflessi: i polmoni, i reni e la colonna vertebrale sono posizionati metà su un piede e metà sull’altro, mentre tutti gli organi di destra sono collocati sul piede destro e quelli di sinistra sul piede sinistro. La testa, invece, è riflessa sulle punte delle dita.

I piedi riflettono il nostro rapporto con il mondo e mostrano il nostro stato di equilibrio interiore.

Lo scopo della tecnica è quello di riequilibrare lo stato di salute della persona sotto l’aspetto energetico e psicofisico.

Toccando il piede in realtà si tocca tutta la persona, internamente ed esternamente.

È importante sapere che la pelle rappresenta l’Io della persona, la sua psiche più profonda e permette il collegamento tra ‘fuori e dentro’. Agendo sulla pelle stai agendo nelle profondità della persona. È necessario quindi procedere con molta cura e cautela, sapendo che la persona che si ha davanti si sta affidando a te che hai nelle tue mani tutto il suo Essere.

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