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Tecnica Metamorfica

La Tecnica Metamorfica è una tecnica ideata negli anni ’50 da Robert St John, naturopata e riflessologo inglese, e perfezionata successivamente dal suo allievo Gaston Saint-pierre, che lavora sciogliendo blocchi energetici stimolando l’energia vitale propria della persona. Si riferisce al nostro potere di autoguarigione, facendoci comprendere che il grande guaritore è la Vita stessa. La Vita è un flusso, un continuo movimento e il blocco ne impedisce il giusto fluire.

Nessuno stato può essere considerato permanente; per lento che sia il movimento c’è sempre.

Possiamo immaginare la nostra energia come l’acqua di un fiume che scende lungo il suo letto, i nostri blocchi come dei sassi che si trovano nel letto del fiume. Quando l’acqua (energia) incontra un masso (blocco) il suo flusso rallenta, la quantità di acqua che passa diminuisce o in alcuni casi si arresta totalmente. In questo caso solitamente compare, a livello fisico, ciò che noi chiamiamo sintomo o, a seconda del blocco, malattia. La malattia, fin dall’antichità, è vista come uno squilibrio o una stasi di energia che per qualche ragione viene impedita o deviata. Le cure mediche avevano lo scopo di ristabilire l’equilibrio e di liberare dai blocchi che non consentivano il giusto fluire energetico. Un blocco quindi, una stagnazione, non permette alla Vita di muoversi come dovrebbe, non le permette di fluire come fa l’acqua. E questo nel tempo procura dei sintomi evidenti e trattiene il sano progredire nella vita.

La tecnica metamorfica aiuta a “sciogliere” questi blocchi con i tempi e le modalità della persona stessa.

“La vita è il potere che guarisce. L’uomo oggi ha bisogno di un catalizzatore che gli permetta di entrare in contatto con tale qualità e di risvegliarla”. Robert S. Jhon

Tutto ciò avviene grazie alla Forza Vitale intrinseca che, aiutata dallo stimolo del praticante che funge unicamente da catalizzatore, entra in azione e si dirige verso la realizzazione del suo massimo potenziale. Ogni reazione ad esso può essere vissuta e affrontata in quel momento dalla persona, poiché è la sua stessa energia che si muove e, attraverso la propria Intelligenza innata, si dirigerà dove necessario e nella quantità in cui la persona è in grado di accogliere.

L’aspetto mentale del praticante è fondamentale. Esso è un mezzo neutro, presente ma distaccato, non deve avere aspettative, dirigere l’energia o imporre un suo volere, ma deve essere cosciente che è solamente un catalizzatore (un acceleratore di un processo di cambiamento) per l’energia Vitale già presente nell’altro, in modo tale da rendere l’incontro un Incontro Sacro, in cui spazio e tempo non esistono, ma esiste solo energia in movimento. Le due anime comunicano e si parlano, si ascoltano, le forze interagiscono e si lascia fare a “qualcosa” che va oltre la nostra comprensione razionale.

Il principio con il quale si lavora è dunque la Vita stessa.

Il praticante deve essere consapevole di ciò che sta facendo e conoscere le leggi che regolano questa azione e fanno sì che il processo si compia e, rimanendo nel suo respiro, centrato nel momento presente, deve limitarsi a osservare i fatti, prenderne atto e lasciare che siano.

Siamo come dei chicchi di grano, come la ghianda che diviene una quercia o il bruco che si trasforma in farfalla, dentro di noi esiste già un potenziale che aspetta solo di potersi esprimere e, nei limiti che la materia ci impone, abbiamo la capacità di fare esperienza della libertà. Tale capacità ci viene data proprio dalla nostra forza vitale che grazie alla sua azione e, se non ostacolata, ci permette il cambiamento.

Si può affermare che questa tecnica è un mezzo per la trasformazione personale.

Lavora sulle strutture fisiche, mentali ed emotive che si stabiliscono durante il periodo di gestazione, i nove mesi tra il concepimento e la nascita. Questo periodo, prenatale, è definito la struttura temporale che deve essere sciolta. Nell’istante stesso in cui viene creata, la cellula ha una coscienza elementare e comincia quindi a registrare le informazioni che plasmeranno il futuro adulto.

Durante i nove mesi di gestazione siamo influenzati da diversi fattori: il modo di essere dei nostri genitori e dei nostri avi, le loro abitudini e la loro cultura; lo stadio di evoluzione che l’uomo ha raggiunto fin a quel momento; la società e l’ambiente in cui si andrà a vivere; le diverse influenze cosmiche e universali. Tutto ciò contribuisce a dare forma agli schemi della nostra vita, che si stabiliscono proprio in quel periodo. Noi siamo essenzialmente la coscienza che si sviluppa durante la gestazione, il risultato di tutte le influenze dal momento in cui si è deciso di incarnarci su questa Terra (pre-concepimento; concepimento; gestazione; nascita).

L’innovazione che S. Jhon ha portato è stata quella di scoprire come toccando delicatamente la zona riflessa su piede, mani e testa della colonna vertebrale si riesce ad inviare un impulso che va a sciogliere vecchi schemi e traumi.

Scelse come punto riflesso quello della colonna vertebrale perché scoprì che proprio in quel punto sono registrate le nostre memorie del periodo prenatale, del concepimento e di tutti i mesi di gestazione.

La tecnica metamorfica viene svolta su piedi, mani e testa poiché queste parti sono sedi delle funzioni primarie che caratterizzano l’essere umano: movimento, azione e pensiero.

È il tocco d’Amore che si sostituisce alla forza egoica.
È l’energia che ristabilisce una connessione autentica con il Tutto.

A differenza di altri trattamenti non ha controindicazioni, perché tale trasformazione è resa possibile dalla Forza Vitale della persona stessa, tanto più che è altamente consigliata durante il periodo della gravidanza e anche subito dopo sia alla madre che al bambino appena nato (in generale sarebbe utile che tutta la famiglia praticasse tale tecnica).

Risulta essere molto utile quando si comincia a pensare di avere un figlio, durante la gravidanza e subito dopo il parto, anche sul nascituro.

Tocco d'Amore
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